Pillole di autoctono il Roscetto

Avete mai sentito parlare del “Roscetto”?

Non è solamente il bonario modo di appellare a Roma un ragazzino rosso di capelli, è anche il nome di un’altra uva autoctona del Lazio.

Questo vitigno è tipico del viterbese ed in quel di Montefiascone ha trovato il suo habitat. Storicamente è una delle uve che compone il taglio dell’EST EST EST DOC, ma da diversi anni mostra tutto il suo splendore in bottiglie dove è unico protagonista e dove esprime il suo ricco profilo aromatico. È una varietà a bacca bianca presente principalmente nel Lazio, qualcosa in Umbria, Puglia e poi nel nord, in regioni come Veneto e Lombardia. Poco considerato fino a qualche tempo fa, vista la scarsa produzione per pianta e la bassa resa in vino. Le sue origini, pare, derivino dalla Francia e strettamente legate al periodo in cui Viterbo, nel 1257, fu sede pontificia. Da allora è presente in zona, come testimoniano, appunto, alcuni documenti dell’epoca e dei secoli successivi, che elencano alcuni vini laziali realizzati proprio con le uve Roscetto. Gli studi sul suo Dna hanno dimostrato che le sue origini derivano da una famiglia di uve Greco, il nome lo ha preso dal colore della buccia che, in fase di maturazione, passa dal verde, al giallo fino ad assumere una singolare tonalità “roscia”.

Dalla metà degli anni Ottanta sono cominciate le prime vere sperimentazioni e i risultati ottenuti hanno portato alla definizione di una ventina di genotipi selezionati e individuati quattro differenti biotipi nell’ambito della stessa varietà. Il Roscetto ha un grappolo di medie dimensioni, dotato di una foglia media e di grandi dimensioni, dalla buccia spessa e molto pruinosa, di colore giallo intenso che, come dicevamo, con la maturazione tende ad un colore leggermente più scuro. È un vitigno che subisce l’attacco della muffa nobile, la botritys cinerea, capace di dare in particolari annate vini dolci di grande intensità e freschezza. Pochissime le aziende che realizzano vini derivanti da questa varietà, e le troviamo tutte nella zona di Montefiascone e dintorni.

Vorrei segnalare che il Roscetto è una delle uve dell’ Est Est Est DOC di Montefiascone e che negli ultimi anni le bottiglie più interessanti di questo storico vino sono quelle che hanno portato ad oltre il 50% il Roscetto presente nel vino.  Provate il “Foltone” della piccola Cantina Stefanoni, che ne produce anche una versione in purezza fermentata in tonneau e d affinata in barrique il “Colle de Poggeri Roscetto IGP” ,  ed una limitatissima versione Metodo classico Brut “ Raspa all’uscio” con oltre 24 mesi di affinamento sui lieviti.

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