Pillole autoctone Il Nero Buono

Questa volta parliamo di uno degli altri vitigni autoctoni laziali oggi sulla cresta dell’onda, il Nero buono. Non si conoscono esattamente le sue origini, che comunque risalgono all’antichità. E’ tipico di Cori un paese in provincia di Latina ad una sessantina di chilometri da Roma.

Per questo è anche noto come Nero Buono di Cori.

Presenta un germoglio ad apice espanso, leggermente lanuginoso, verde bronzato. Foglia medio-grande, pentagonale, eptalobata; lembo piano con lobi piani; seno peziolare aperto a V; seni laterali superiori ad U, quelli inferiori aperti. Grappolo medio, conico, alato, piuttosto compatto o più. Acino medio, sferoidale; buccia pruinosa, di medio spessore, consistente, di colore dal rosso scuro al nero. Vitigno di vigoria moderata, con produzione scarsa ma costante”

E’ registrato ufficialmente nel Catalogo Nazionale delle varietà dal 1971. La sua superficie coltivata a livello nazionale ammonta a meno di 200 ettari, praticamente tutti nel Lazio tra Latina e Roma a ridosso dei Monti Lepini. Proprio il terreno collinare di origine vulcanica dei monti Lepini e il suo particolare microclima, caratterizzato da correnti d’aria che riducono il rischio di peronospora a cui il Nero Buono è piuttosto sensibile, offrono le condizioni migliori per il vitigno. Questa uva ha un’alta presenza di antociani, il che la rende adatta a colorare alcuni uvaggi un po’ scarichi.

I pochi produttori della zona di Cori hanno iniziato da alcuni anni a vinificarlo in purezza ottenendo grandi risultati. Il vino di colore rosso rubino più o meno intenso, presenta al naso note di frutti di sottobosco, al palato risulta avvolgente, di buon corpo, con una vivace acidità. Il passaggio in legno che alcuni eseguono fa uscire note speziate al naso e ammorbidisce i tannini naturalmente non aggressivi. Affinandolo con il giusto tempo sviluppa note interessanti di cacao e liquirizia.

Nel corso di alcune conversazioni con produttori locali si è anche ipotizzato , viste alcune affinità, la derivazione dell’uva da incroci tra Aglianico e Montepulciano uve molto diffuse nella zona.

Parlando con qualche “corese” del proprio paese si percepisce che anche qui abbiamo una storia da raccontare. La leggenda fa risalire la sua fondazione a oltre tre millenni fa ad opera del troiano Dardano, e nell’antichità venne conosciuto come Cora. Di archeologicamente certo c’è una presenza umana costante a partite dall’età del bronzo. Rimangono evidenti le tracce architettoniche romane con le mura, le quattro torri e la piazza del Pozzo dorico, su queste poi si sono innestate le architetture medioevali giunte fino a noi. Certamente la storia antica del paese si percepisce nettamente assieme l’attaccamento al territorio e alle sue tradizioni eno gastronomiche.

Un etichetta consigliata a base di Nero Buono?

Azienda agricola Biologica I Lori Poggio Santa Lucia Nero Buono IGP

Salute

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